Qualita’ costruttiva degli HDD USB esterni e dei Network Disk
foto credit: T. Al Nakib
Saro’ paranoico ma ormai non ho piu’ fiducia in questa tipologia di prodotto che fino a ieri era il mio punto di riferimento per lavorare e per i backup di sistema.
La mia triste esperienza e’ basata sui prodotti Lacie, Iomega e Western Digital e non credo che gli altri brand siano molto differenti per lo meno su questa tipologia di prodotto e su questa fascia di prezzo.
Allora, cominciamo con i problemi, gli HDD esterni dopo diverso tempo che sono accesi tendono a cuocersi. I brand citati mi hanno dato la bellezza del 80% dei prodotti rientrati su quelli venduti e parlo di HDD sia da 2,5″ che 3,5″ nei vari tagli di grandezza.
Il problema e’ sempre lo stesso impossibilita’ di accesso al disco e non dopo 12 o 24 mesi ma anche dopo soli 3-4 mesi di utilizzo il che fa veramente arrabbiare.
Qualcuno prima di mandarlo in assistenza l’ho aperto, ci ho messo un altro HDD e questo funzionava bene a dimostrare che l’elettronica e’ ok mentre l’HDD era bruciato.
Per i network disk, estremamente comodi in ambienti di rete per i backup hanno problemi analoghi con la differenza che questi sono dotati di un hardware ed un sistema operativo proprietari che consente di gestire l’HDD. Per questi apparentemente il discorso cambia perche’ ho avuto sia rotture di scheda che di hard disk.
Il mio pensiero e’ sempre lo stesso, mancanza di un adeguato raffreddamento per avere un case sempre piu’ compatto e gradevole esteticamente.
Purtroppo quando si rompe un HDD dell’estetica non frega niente a nessuno e tutti a chiedere “come faccio a recuperare i dati” che casualmente sono sempre quelli vitali sia per l’azienda che per il privato.
Mi rivolgo a voi per avere un riscontro sia sui brand citati che sul tipo di prodotto, magari sposto i miei acquisti verso quelli che mi consigliate. Ormai la paura di suggerire un prodotto che si rivela un flop e’ troppo grande anche perche’ i clienti in genere tendono a puntare il dito nei confronti del rivenditore piuttosto che del brand.
Aspetto paziente …
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Neanche a farlo apposta … mi e’ rientrato un LaCie Ethernet Disk RAID da 2TB ovviamente pieno di dati che inspiegabilmente e’ diventato non raggiungibile da rete a livello di condivisione mentre si puo’ entrare tranquillamente in amministrazione web.
Posso vedere le share, le autorizzazioni di accesso, lo spazio impegnato, lo spazio libero e non posso accedervi in alcun modo (almeno non l’ho trovato) per copiare sti’ benedetti quasi 2TB.
Ho seguito la procedura indicata sul sito LaCie ed ovviamente il cliente chiama ogni 3 secondi per sapere novita’.
Pessimismo e fastidio …
Ciao DefaultUser
stesso problema l’ho avuto io ed ho sbattuto la faccia contro i vari preventivi delle aziende specializzate nel recupero dati da HD guasti.
La procedura e’ piu’ o meno la stassa:
– spedisci a spese tue l’HD;
– solo per guardarlo paghi per il disturbo, sia che riescano a fare qualcosa o meno;
– se possono recuperare qualcosa ti fanno un elenco dei files e a seconda della tipologia e della quantità di dati che scegli di recuperare ti calcolano il corrispettivo;
Io personalmente mi sono comprato una NAS TeraStation Buffalo da 4 Gb in raid5 e cmq incrocio le dita :)
Bye
Frank
Inizio a tremare, l’ultimo brand su cui mi sto’ spostando e’ appunto Buffalo … ho preso una Terastation da 2Tb ed ho paura ;( Le ditte di recupero lavorano in questo modo, non e’ che tutti i giorni vengano utilizzate e le attrezzature che devono avere costicchiano pertanto i prezzi sono elevati.
Purtroppo oggi mi portano indietro un Lacie da 2TB e sinceramente non so come affrontare la problematica perche’ e’ zeppo di dati.